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Un’icona della gastronomia piemontese e soprattutto langarola, il plin ha riscosso successo ormai in tutto il nostro stivale. Chiamato così per la caratteristica chiusura a “pizzico”; lo produciamo secondo le vecchie regole e i diversi passaggi del plin fatto a mano in casa, grazie ad un processo produttivo estremamente all’avanguardia. Unitamente ai due arrosti (bovino e suino) ne esaltano le qualità ingredienti quali spinaci cotti al vapore e porri. Terminiamo l’opera aggiustando di sale e profumando con aromi naturali.

IL PLIN DELLA NONNA

  • Mettere a cuocere il prodotto ancora surgelato.

    Circa 2/3 minuti dalla ripresa dell’ebollizione dell’acqua

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